Curiosi di conoscere le differenze tra spumante e prosecco? Termini a noi comuni, ma a volte, utilizzati impropriamente. Visto che l’Italia è un paese particolarmente ricco di varietà di vini e ha la possibilità di brindare e festeggiare con eccellenze prestigiose, cerchiamo di fare maggior chiarezza sull’argomento. Prosecco e spumante non sono certo sinonimi, anche se i loro mondi non sono poi così distanti l’uno dall’altro
Prosecco: tutto quello che c’è da sapere
Volendo essere tecnici, bisogna dire che il prosecco, altro non è che un vino bianco DOC (Denominazione di origine controllata), o DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Il prosecco DOC è un vino prodotto all’interno di un territorio che si estende su cinque diverse province venete e quattro friulane (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine). In entrambi i casi, esiste uno specifico disciplinare che regola il tipo di uvaggio da usare, le aree di produzione, le norme per la vinificazione e anche per l’etichettatura.
Spumante: definizione e caratteristiche
Quando invece si parla di spumanti, si fa riferimento a duna vera e propria categoria di vini. Si tratta, infatti, dei vini che, all’apertura della bottiglia, producono schiuma. La schiuma è prodotta dalla presenza di anidride carbonica che a sua volta è prodotta dalla fermentazione naturale. Si tratta quindi di un gas non aggiunto artificialmente.
Come spiegato nell’articolo: “Spumante brut: storia, definizione e classificazione” lo spumante, può essere prodotto con il metodo classico, chiamato champenoise, oppure con il metodo Martinotti-Charmat. In commercio ne esistono diverse varianti: dry, extra dry, brut (come lo Spumante Brut dei Fratelli Vogadori) ed extra brut.
La caratteristica principale degli spumanti è la seconda fermentazione. Si tratta di una fase chiamata la “presa di spuma”, durante la quale gli zuccheri aggiunti si trasformano in alcol etilico e anidride carbonica che, rimanendo imprigionata all’interno della bottiglia, formano le tipiche bollicine. La seconda fermentazione può avvenire in bottiglia (metodo classico) o in autoclave (metodo Martinotti- Charmat).
Differenze tra spumante e prosecco
Quindi, quali sono le differenze tra spumante e prosecco?
Prima di tutto la zona di produzione. Lo spumante, a differenza del prosecco, essendo un vino bianco, può essere prodotto in qualsiasi zona e utilizzando qualunque vitigno. Il prosecco invece, lo si può produrre solo in alcune zone.
Altra differenza è il processo di fermentazione. In generale i vini sono prodotti attraverso un procedimento di fermentazione naturale che trasforma gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. Per lo spumante, a differenza del prosecco, abbiamo quindi visto che occorre una seconda fermentazione, in bottiglia, o in autoclave.
Anche i calici vino da usare per servire e bere prosecco e spumante sono diversi. Lo spumante va servito nel classico bicchiere flûte, dalla forma piuttosto allungata e sempre per i 2/3 del bicchiere. Il prosecco, invece, andrebbe servito e degustato in un bicchiere che si trova a metà strada tra il flûte e la coppa. Più ampio di un flûte, ma più stretto di una coppa. Il risultato è un bicchiere alto 22,2 centimetri, largo all’apertura 6,6 centimetri, mentre al punto medio si allarga a 7,7 centimetri. L’idea di questo bicchiere è venuta, ormai 19 anni fa, a Franco Adami, titolare di una cantina che ha stretto una collaborazione con una famosa cristalleria austriaca.
Analogie e curiosità
Arrivati a questo punto, possiamo dire che, per il brindisi di Capodanno, vanno bene entrambe le soluzioni, prosecco o spumante. In entrambi i casi si parla sempre di dry e brut, più le varie sfumature intermedie. Non è comunque detto che il prosecco sia un vero e proprio spumante. Il prosecco, infatti, lo si trova in commercio anche nella versione con meno bollicine, vale a dire semplicemente frizzante. Addirittura è possibile anche trovarlo in versione “fermo”, chiamato anche tranquillo. Il tranquillo è un bianco perfetto da servire assieme ad antipasti e primi leggeri, ha un colore giallo chiaro paglierino e un sapore molto fresco, dalle spiccate note fruttate.
Per concludere questo breve capitolo sulle differenze tra spumante e prosecco, possiamo affermare che i termini non sono sinonimi, anche se accostabili, ma non sovrapponibili.