Vino Rosato prodotto in Valpolicella: un rosato veronese di qualità
Il vino rosato prodotto in Valpolicella è un ottenuto dalle uve denominate Molinara. L’uva Molinara è un particolare vitigno a bacca nera (Il colore della buccia degli acini (vale a dire delle bacche) è uno dei parametri utilizzati nella classificazione dei vitigni), autoctono del territorio di Verona. É da sempre un’uva utilizzata in modo complementare, almeno fino al 2003, quando era ancora inserito nel disciplinare di produzione dei vini locali. Dopo il 2003 è diventata facoltativa, ma ci sono ancora diverse cantine che lo utilizzano per le loro produzioni.
Nella composizione degli uvaggi la Molinara si presenta in percentuali diverse, comprese tra il 5% e il 25%. Il nome delle uve Molinara deriva dalla grande quantità di pruina che ricopre gli acini. La pruina altro non è che una sostanza particolarmente cerosa che ricopre frutti e foglie ed è prodotta come strato protettivo dall’epidermide delle piante. Protegge la pianta dai dannosi raggi ultravioletti e impedisce un’eccessiva disidratazione.
La pruina è particolarmente visibile sulle bucce degli acini di uva, oppure sulle foglie di molte piante grasse. Alla vista si presenta come uno strato più o meno sottile, opaco e biancastro. Una sorta di impolveratura biancastra, una cera biologica, che ricopre gli acini di uva. Le uve Molinara ne hanno una grandissima quantità sugli acini, tanto che sembrano essere ricoperti da farina bianca. Da qui la curiosa denominazione che declina, molto spesso in Mulinara o uva del Mulino.
Rosato Veronese: note minerali e un profumo fresco e fruttato
L’uva Molinara è presente principalmente nella regione Veneto ed è registrata ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1970. A livello nazionale, la superficie dedicata alla coltivazione di questo vitigno, ammonta a 595 ha.
Il vitigno della Molinara è coltivato in Valpolicella, Valpantena e nella valle d’Illasi dal 1800. In queste zone ha assunto anche altre denominazioni, come Rossara ad esempio, oppure Rossanella nella zona del Garda, o ancora Brepon in Valpantena. Molto spesso questa particolare uva è chiamata anche “Ua sala”, vale a dire “uva salata”, un chiaro riferimento al suo sapore particolarmente sapido.
La Molinara quando è vinificata in purezza, produce un vino di un colore rosso cerasuolo, molto delicato, con un profumo fresco e fruttato. Le note in evidenza sono quelle di frutti di bosco. Il prodotto che ne risulta ha un corpo leggero, con alcolicità e acidità limitate e, come abbiamo detto, una marcata sapidità. La particolarità del vino rosato veronese si trova tutta nella fermentazione dell’uva Molinara. Questa fase infatti è fatto esclusivamente con il solo mosto senza le bucce. Il risultato è un bellissimo vino di colore rosato, che non diventa mai rosso accesso.
Quando gustare un rosato veronese
Ad ogni piatto il suo vino. Ciascuna pietanza deve essere abbinata con ad un preciso vino che deve essere servito alla temperatura corretta. L’importanza riconosciuta oggi alla cucina, pretende un apprezzabile accostamento di vino per ciascun piatto servito in tavola. Non fa eccezione il rosato veronese, derivante dall’impareggiabile uva Molinara.
Al di là del gusto personale, esistono delle considerazioni di base, da valutare, nella scelta di un vino da abbinare ad un alimento. É importante decifrare i componenti e le caratteristiche di un vino, prima di poterlo abbinare sapientemente ad una pietanza. Individuati e stabiliti i sapori dominanti di vino e cibo è poi necessario stabilire se il vino da abbinare deve valorizzare o attenuare questi aspetti predominanti. Il suggerimento è quello di ricercare sempre un certo equilibrio nell’abbinamento.
Il meccanismo di funzionamento del senso del gusto consente al cervello di recepire i vari sapori, boccone dopo boccone. Ogni volta però il segnale è sempre più debole, di conseguenza quella pietanza è apprezzata sempre meno. Un abbinamento di vino eseguito correttamente consente di “pulire perfettamente” la bocca, combinandosi alla perfezione con il cibo in modo tale che ogni boccone risulti buono esattamente come il primo.
Il rosato veronese essendo un vino estivo, fresco e leggero, si accosta molto bene a piatti delicati, come pesce, zuppe e antipasti. É vino morbido, speziato con una nota amarognola nel finale. Ha un profumo intenso e fragrante, floreale e fruttato che si lega perfettamente ad appetizer magri a base di pesce o di pollo. Buona la persistenza, da servire a temperature comprese tra gli 11° e i 16° C.