Amarone di Valpolicella e i migliori abbinamenti a tavola

Quello che è certo è che l’Amarone della Valpolicella è tra i vini rossi più noti d’Italia per via della sua corposità. L’Amarone della Valpolicella classico è uno dei vini che subisce un invecchiamento più lungo ed importante, ma per poterlo gustare al meglio e per poter azzardare un abbinamento vino cibo, è indispensabile conoscere il vino e quelle che sono le sue caratteristiche strutturali. 

 

Uno dei classici in cucina è l’abbinamento tra l’Amarone e gli arrosti, ma anche il binomio vino e formaggio, uno dei più buoni della cucina italiana. Questo lo si deve anche alla lavorazione che l’Amarone subisce prima di arrivare sulla tavola. Innanzitutto dopo la pigiatura il vino viene messo a riposare in botti di legno per almeno 36 mesi, trascorso tale tempo questo pregevole prodotto italiano è pronto per essere affinato in cantina per un periodo che può andare anche dagli 8 ai 10 anni. 

 

Per un prodotto così pregevole, è ovvio che non si possa procedere ad un qualsiasi abbinamento una volta arrivato a tavola. 

Amarone di Valpolicella: carne in umido o in tegame

L’Amarone di Valpolicella è un vino importante e particolarmente strutturato a seconda della vinificazione che subisce. Quelli che seguono la tradizione rivelano vini secchi con un elevato tasso alcolico (17 vol) e viene posto tra i vini non liquorosi. Un’importante struttura di tannini che esprime il suo meglio quando abbinata a piatti di carne. 

 

Un tipico binomio è quello tra le carni in umido e in tegame, con i brasati e gli stufati. Insomma, il reale sentore del vino viene espresso con piatti a lunga cottura, con verdure, sfumati con vino e con un certo quantitativo di aromi, il tutto per una carne che si scioglie in bocca e che si abbina alla perfezione con il piatto proposto. 

 

In altre parole, è possibile dire che l’Amarone sia in grado di esprimere al meglio il binomio vino e cucina che da anni ormai è noto alla maggior parte delle persone appassionate sia del buon bere che del buon mangiare. 

Vinidolci

 Amarone abbinamenti con portate di carne arrosto o alla griglia

La carne succulenta, cotta sulla griglia ha bisogno di essere abbinata a un vino che sia asciutto.Questo è il motivo principale per cui si abbina la carne al vino rosso, come l’Amarone. Che si tratti di carne bovina o anche di un arrosto di agnello poco importa, esattamente come succede con la selvaggina, che si sposa alla perfezione con l’alta quantità di tannini presenti in un vino corposo e rosso. 

 

Il vino che accompagna le grigliate deve essere in grado di andare a dare equilibrio ai grassi presenti nei piatti come l’olio di oliva, ma inoltre deve anche asciugare i succhi che si formano in bocca nel momento dell’assaggio. 

 

Ma de con la selvaggina si preferiscono vini giovani come il Tai rosso, l’Amarone torna in auge per abbinarsi al maiale, coniglio e vitello. Un abbinamento quasi banale ma indispensabile. 

Vino amarone della valpolicella e selvaggina

La selvaggina tanto da pelo quanto da piuma è una delle carni più difficili da trattare, quanto anche le più buone. E per esaltarne un sentore del tutto unico e particolare, quello che occorre è un vino di spessore, come appunto l’Amarone della Valpolicella. 

 

Un vino rosso che può essere sostituito da un vino bianco solo  nel caso in cui la carne sia cotta con la frutta, come l’anatra all’arancia. Altrimenti meglio optare per un vino rosso, che abbia anche recuperato corpo dopo un periodo più o meno lungo di invecchiamento, come, appunto, l’Amarone, ma anche il Barolo. 

Amarone della valpolicella classico e formaggi stagionati

E se l’abbinamento vino e cioccolato è un classico, lo è altrettanto quello con i formaggi stagionati. I formaggi stagionati più conosciuti sono: il Grana Padano, Provolone e Parmigiano Reggiano, ma si ricorda che è possibile parlare di formaggio a stagionatura breve, media o lunga a seconda del tempo impiegato. 

 

L’abbinamento tra vini e formaggi stagionati in genere seguono la regola della concordanza per quello che riguarda sia la struttura che l’età, oltre alla contrapposizione di altri fattori organolettici. Quindi, mentre per i formaggi freschi si consigliano i vini bianchi, per  quelli stagionati è meglio scegliere un rosso vigoroso, come appunto l’Amarone, ma anche il Merlot, il Pinot Nero. In particolare l’Amarone è raccomandato per tutti quei formaggi intensi e particolarmente sapidi. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *