Orari delle Visite – Villa dei Mosaici
A partire da Agosto 2023 la Villa dei Mosaici è aperta al pubblico! L’accesso al sito archeologico è garantito a titolo gratuito ogni sabato mattina dalle 8,45 alle 12,45. Per motivi logistici e di sicurezza la durata della visita senza guida non potrà superare 45 minuti e non saranno ammesse più di 20 persone per volta. Sarà possibile prenotare visite guidate a pagamento ogni giorno (durata 1 ora circa), condotte dagli operatori archeologici che hanno eseguito gli scavi della villa. Gruppi composti da 1 a 10 persone 50 €; gruppi composti da più di 10 persone 5 € a persona; bambini accompagnati 0-7 anni gratuito; 8-14 anni 1 €; Per i gruppi scolastici di ogni ordine e grado 30 € a classe, non superiori a 20 alunni e insegnanti compresi).
Per info e prenotazioni: telefono +39 0386 42591, e-mail mail@archeologica.it

Sotto i vigneti della Valpolicella, dove vengono coltivate le viti per produrre le uve del famoso Amarone, è stato riportato alla luce un magnifico pavimento a mosaico romano. A pochissimi metri di profondità è affiorata una parte della pavimentazione e delle fondamenta di una villa romana che, secondo gli archeologi risalgono al terzo secolo dopo Cristo. Dopo molti tentativi falliti, gli intrecci variopinti si sono mostrati al mondo in tutta la loro eleganza.
II primo rinvenimento risale in realtà al 1887 ed era avvenuto per caso. Successivamente nel 1922 sono stati effettuati degli scavi parziali dalla Soprintendenza alle Antichità delle Venezie e una parte del mosaico allora rinvenuto era stato rimosso per portarlo al museo Archeologico di Verona dov’è tuttora esposto. Gli scavi parziali sono stati poi reinterrati. Nel 1975 una squadra di archeologi aveva ripreso invano le indagini in quanto non era riuscita a individuare la posizione della villa interrata sotto un vigneto.
Non è un caso che la zona dove si trova questo vigneto è conosciuta con il nome di “Villa“, si trova a 400 metri dalla nostra cantina e sta ad indicare proprio la presenza di un edificio storico. L’area, mantenuta agricola e non edificabile, era nota per questa sua particolarità da oltre un secolo ma nessuno, prima d’ora, era mai riuscito a scavare nel punto esatto.

Il merito della scoperta va all’archeologo della Soprintendenza di Verona Gianni De Zuccato: con un carotaggio mirato del suolo, si sono scoperti i resti del manufatto. L’obiettivo era identificare con precisione l’estensione e l’esatta collocazione della villa romana in modo da poterla quotare e cercare quindi di acquisirla. L’ente può esercitare il suo diritto di prelazione ma sembra che una cantina di fama internazionale abbia già fatto un’offerta: acquistare tutto il vigneto lasciando il sito archeologico visitabile dalla comunità.
Villa romana Negrar
Il Comune di Negrar, da parte sua «presterà tutta la collaborazione necessaria e ringrazia fin da ora i professionisti della Soprintendenza e i proprietari dell’area per l’unità di intenti e la disponibilità con la quale stanno perseguendo il progetto». Roberto Grison, sindaco di Negrar di Valpolicella, aggiunge: «Riteniamo che un sito culturale di questo valore meriti attenzione e debba essere valorizzato. Per questo motivo, insieme al sovrintendente e ai responsabili dei fondi agricoli, troveremo un modo per rendere piacevole questo tesoro».
Non si sa quando gli scavi archeologici saranno completati ma è chiara l’intenzione dell’amministrazione e della sovrintendenza a creare un sito accessibile e visiabile. Un’ulteriore motivo per visitare la Valpolicella e assaporare i suoi “vini romani”.
Questa scoperta rende il territorio della Valpolicella ancor più unico unendo arte, cultura, storia e tradizione enologica.
Aggiornamento del 24-03-2021:
Oggi, mercoledì 24 marzo 2021, il Comune di Negrar di Valpolicella e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona, hanno tenuto una conferenza stampa per presentare l’avanzamento delle attività di ricerca archeologica nella “Villa Romana delle Cortesele“. Presenti il sindaco Roberto Grison, il soprintendente ABAP per le province di Verona, Rovigo e Vicenza Vincenzo Tiné, il funzionario archeologo SABAP incaricato delle ricerche Gianni De Zuccato ed in collegamento zoom il ministro della Cultura Dario Franceschini. La conferenza si è svolta nella Sala Consiliare del Comune di Negrar di Valpolicelal illustrando irisultati degli scavi archeologici in corso ed il progetto per la valorizzazione dell’area. La Villa Romana di Negrar di Valpolicella può diventare un volano per la promozione enogastronomica, turistica e culturale dell’intero territorio della Valpolicella. Ecco una foto dei lavori nella Villa dei Mosaici a Negrar.
Una bellissima notizia, un ritrovamento importante e significativo che esalta il patrimonio già ricco di attrazioni della Valpolicella , anche grazie all’attività come quella da voi praticata con tanta appassionata dedizione e da noi clienti fedeli molto apprezzata.
Carlo e Serena Carozzi, certamente anche a nome delle molte persone della cerchia parentale e amicale a cui hanno fatto conoscere il vostro vino
La ringrazio Serena, è sempre molto gentile!