Vino pregiato: come riconoscerlo e cosa controllare

La produzione vinicola italiana si distingue per un serie di prodotti di alto pregio, ma come si riconosce il buon vino? Occorre individuare i sapori, gli odori, elementi che riconoscono un buon sommelier, ma anche un semplice amante del buon vino. Etichetta, forma della bottiglia e prezzo, sono elementi sicuramente non marginali, nella scelta di un buon vino, una sorta di biglietto da visita per il sommelier che poi analizza la bottiglia.

Quindi solo un’analisi approfondita di un buon vino permette di dichiararne la sua qualità, non basta aprire una bottiglia di Amarone della Valpolicella classico o un Recioto della Valpolicella per affermare che si sia di fronte a un vino pregiato, è un gioco di odori, sapori e tannini nel vino.  

Vino pregiato: le caratteristiche immancabili

Si sa, il vino è uno delle bevande più antiche al mondo, ma anche tra le più amate dagli italiani. Un compagno di tavola, di aperitivi, il regalo perfetto, l’elemento immancabile di una cenetta tete à tete, ma come conoscere quello veramente buono? 

La degustazione è un elemento imprescindibile per capire la qualità del vino che si ha di fronte, ovvio che non può mancare però, il giusto bicchiere. Insomma, non si può degustare un vino in un bicchiere di plastica, questo è chiaro. Il calice è pensato per assaporare il vino nella sua pienezza, per farlo respirare, decantare, per poi poterne sentire il profumo e vedere le caratteristiche.  Solo dopo attenta valutazione ecco che non solo si potrà riconoscere un buon vino, ma si potrà anche comprendere se si sta consumando vino da meditazione, vini da dessert o vini passiti. 

Vino pregiato

Vini pregiati: bottiglie ed etichette

Si dice che un buon libro non si giudica dalla copertina, ma può un buon vino essere giudicato dalla bottiglia o dall’etichetta? Un vino di pregio si presenta limpido, senza sgradevoli sentori, inoltre, soprattutto nel vino rosso, per via dei tannini, devono esserci dei sedimenti sul fondo della bottiglia. Sembra chiaro che per riconoscere un buon vino non si ha bisogno di doti particolari, ma si deve maturare esperienza e sensibilità. Quindi per riuscire ad analizzare una buona bottiglia, si inizia dall’etichetta, in cui sono contenute numerose informazioni come ad esempio la presenta del marchio DOC e DOP, ovvero IGT.

Inoltre vi sarà presente la derivazione delle uve, che per legge in percentuale del 15% deve provenire da vitigni esterni alla regione di provenienza. Inoltre è importante specificare come, pensare che l’annata sia indice di qualità è un grande errore, in quanto non dirà molto sul vino, sono altre le indicazioni che fornisco l’idea sul se e in che misura il prodotto sia veramente ottimo come si pensa. 

Riassumendo, la bottiglia deve: 

  • avere la concavità sul fondo per far scivolare i sedimenti; 
  •  la lunghezza del collo non deve essere minima; 
  • etichetta con: provenienza, annata, denominazione, solfiti e allergeni. 

Vini pregiati da regalare: Amarone della Valpolicella e Recioto della Valpolicella

Insomma riconoscere un buon vino è un processo che si compone di non pochi elementi che permettono di comprendere se il vino che si ha di fronte sia o meno di qualità. Questo permette di acquistare per sé un buon prodotto, ma anche eventualmente di regalarlo. Regalare una bottiglia di vino è un dono che non passa mai di moda. Un dono sempre apprezzato, soprattutto da chi ama il genere. Ma quali sono i vini migliori da regalare? In realtà può essere una scelta difficile, soprattutto se non si conoscono i gusti di colui a cui arriverà il dono. 

Per gli amanti dei vini rossi corposi, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella sono un’ottima scelta, sicuramente apprezzata. Probabilmente più semplice è invece regalare una bottiglia di vino bianco che generalmente ha un maggiore gradimento, soprattutto tra chi da poco, sta coltivando la passione per il buon vino. 

Nel momento della scelta, ci si può far aiutare da un esperto, che possa magari indicare quale possa essere la scelta giusta e nessuno dice che per avere un buon vino si debba affrontare una spesa eccessiva, potrebbe essere sufficiente una somma modesta ma giusta. Quello che è certo è che chi riceverà quella bottiglia, gustandola penserà a chi gliel’ha regalata, quindi evitare l’errore dietro l’angolo è indispensabile.