L’enologo è una figura professionale che si occupa della produzione vitivinicola. La professione di enologo, è regolamentata dalla legge n° 129/1991. Oggi sono sempre di più le persone che si avvicinano a questa professione e studiano come diventare enologo, trasformando una passione in una vera e propria professione. Fino agli inizi degli anni ’90, era possibile diventare enologhi semplicemente attraverso una pratica triennale presso un enopolio, o presso una cantina. Nel 1994 invece, a seguito del congresso dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, venne data una definizione precisa di questa professione.
Gli enologhi sono quindi definiti come: “persone altamente qualificate che, in conformità alle proprie conoscenze scientifiche e tecniche, sono capaci di svolgere, nel rispetto delle buone e legali pratiche, funzioni di capitale importanza per il settore vitivinicolo”. Da questo è chiaro quale importanza ricopra questa figura all’interno dell’iter produttivo di un qualunque vino. Anche per l’Amarone della Valpolicella, così come per il Recioto, l’enologo è importante in ogni fase produttiva del vino, dalla vigna, fino all’imbottigliamento del vino.
Seguire le fasi di produzione del vino
Come abbiamo detto un enologo è una figura molto importante nel processo produttivo del vino. Principalmente si occupa della complicata gestione dei complessi enologici. Importante anche il ruolo che svolge in merito alla salubrità e alla genuinità del vino, dalla quale, di conseguenza deriva anche una certa responsabilità nei confronti dei consumatori stessi. Visto che si occupa di alcune specifiche pratiche enologiche , non indifferente è quindi la sua responsabilità in ambito civile, penale e gestionale del comparto vitivinicolo.
L’enologo può essere un libero professionista, oppure lavorare come dipendente direttamente per un’azienda vitivinicola. I suoi compiti sono molteplici:
- scegliere la qualità dei vitigni
- gestire e controllare la coltivazione dei vitigni selezionati
- decidere qual è il momento migliore per la vendemmia (raccolta dell’uva)
- vigilare e monitorare le varie fasi della fermentazione del vino
- campionare e analizzare il vino al fine di individuarne le varie proprietà chimiche, biologiche e organolettiche
- decidere i tempi per l’imbottigliamento del vino
Come diventare enologo: laurea in enologia e specializzazioni
Oggi imparare come diventare enologo è diventato accessibile a chiunque, perché sono nati moltissimi corsi in vari atenei che, a seguito di un triennio di studio, rilasciano la qualifica di enologo.
I requisiti richiesti ad un enologo per svolgere la propria attività sono:
- conoscere le differenti qualità di uve
- possedere una certa conoscenza in materia di norme igienico-sanitarie da seguire e far rispettare durante tutto l’iter produttivo del vino
- conoscere le tecniche di coltivazione della vite
- conoscere ogni singola fase di produzione del vino
- saper valutare e riconoscere tutte le caratteristiche organolettiche dei diversi vini (devi cioè saper distinguere, ad esempio, quali sono le caratteristiche proprie di un vino rosso come il Corvina Veronese e quali invece quelle di un vino rosato come il Molinara rosato).
Per arrivare a possedere tutte queste conoscenze è possibile iscriversi e frequentare uno dei tanti corsi di laurea triennale in Viticoltura ed enologia, oppure in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche che si tengono in moltissime università italiane.
Le alternative
La legge n° 129/1991 che regolamenta questa professione, prevede il riconoscimento del medesimo titolo, anche a tutti coloro che:
- hanno frequentato un istituto tecnico agrario con specializzazione in Viticoltura ed enologia. Il corso richiede una frequenza di almeno 6 anni. A seguito di questo devono anche aver ottenuto un diploma di corso biennale da una scuola specializzata in tecnica enologica istituita da un’università statale
- hanno conseguito un diploma di istituto tecnico agrario con specializzazione in Viticoltura ed enologia oppure un diploma di laurea in Scienze agrarie, biologiche, chimiche o in Scienze delle preparazioni alimentari, e che hanno lavorato continuativamente per almeno tre anni nel settore vitivinicolo
- infine anche chi ha un diploma di maturità di un istituto tecnico ad indirizzo agrario o chimico e hanno anche lavorato continuativamente per almeno otto anni, nel settore dell’enologia
Il lavoro di enologo
Chi riesce ad ottenere il riconoscimento di “enologo” vede aprirsi molti sbocchi lavorativi e possibilità di impiego. Un enologo infatti può lavorare in diverse strutture:
- aziende vitivinicole – dove è necessario presidiare l’intero processo produttivo del vino, dalla coltivazione delle vigne alla commercializzazione del prodotto finito
- cantine sociali – cooperative agricole che vinificano le uve dei propri soci, garantendone la qualità del prodotto finito
- aziende imbottigliatrici – dove il prodotto grezzo è rielaborato e segue i processi che vedono il vino protagonista di vari processi, fino all’imbottigliamento e alla vendita
- aziende di consulenza – possono offrire anche servizi di consulenza esterna alle aziende, sui vari processi produttivi.