Dolci di Carnevale: chiacchiere, frittelle, castagnole e migliaccio
Il Carnevale è il periodo che va dall’Epifania (6 gennaio) all’inizio della Quaresima (il mercoledì delle ceneri, quando tutto il popolo di Dio riceve il segno delle ceneri).
Si celebra nei paesi di tradizione cristiana ed in particolare in quelli di rito cattolico: per festeggiare si organizzano parate nei vari paesi con carri allegorici e travestimenti.
Esistono diversi dolci di Carnevale, qui ne vediamo qualcuno!
Ricetta Chiacchiere: sono chiamate anche Galani

Galani è uno dei tanti nomi con cui sono conosciute le chiacchiere, uno dei dolci di Carnevale per eccellenza preparato in tutta Italia, con denominazioni diverse. L’origine risale ai tempi dei Romani che, durante la festa di primavera, con lo stesso impasto utilizzato per fare le lasagne realizzavano dei dolci simili, li friggevano nel grasso di maiale e li servivano zuccherati.
Ecco la ricetta per come prepararli: in una ciotola unire 500 gr di Farina 00, 100 gr di Zucchero, 2 Uova, 40 gr di Burro, la buccia grattugiata di limone, 1 cucchiaio di Rum, 100 ml di vino Garganega bianco e un pizzico di sale. Una volta amalgamati gli ingredienti e ottenuto un impasto omogeneo e malleabile, lo si lascia riposare per 2 ore. Il passo successivo prevede di stendere l’impasto con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile che va ritagliata con una rotellina a formare dei rettangoli (i galani). Quando l’olio di semi o lo strutto preparati in una pentola saranno abbastanza caldi, si procede con la frittura dei galani. Appena saranno dorati, estrarli e adagiarli su carta assorbente. Solo quando si saranno raffreddati, cospargerli di zucchero a velo e servire. Ottime se abbinate a un Passito Veneto di Garganega.
Frittelle di carnevale, ecco come prepararle
Le Frittelle di Carnevale sono tra i dolci di carnevale più facili da preparare: sono tipici della cucina italiana, in particolare della tradizione veneta. Si tratta di morbide palline realizzate con una pastella semplice a base di farina, uova, latte, zucchero e uvetta al profumo di agrumi, fritte in olio bollente e successivamente rotolate nello zucchero a velo! Vengono chiamate anche fritole o castagnole.
Ecco la ricetta per come prepararle: in una ciotola amalgamare 200 gr di farina 00, 2 uova, 2 cucchiai di zucchero, 100 gr di latte, la buccia grattugiata di 1 limone, la buccia grattugiata di 1 arancia, 1 bustina di lievito per dolci, 80 gr di uvetta sultanina (precedentemente ammorbidita in un bicchiere di acqua tiepida per 10 minuti).
Con l’aiuto di due cucchiai, dalla pastella così ottenuta si realizzano delle palline che vanno fatte scivolare direttamente nell’olio caldo contenuto in una pentola a bordi alti. È importante rigirare continuamente le fritole durante la frittura, per ottenere una cottura ed una doratura omogenee. Quando siamo soddisfatti, estraiamo dall’olio e poniamo su carta assorbente; spolveriamo quindi con abbondante zucchero a velo.
Da questa versione classica potete dare vita a numerose varianti: ad esempio al posto dell’uvetta potete aggiungere frutta secca in pezzi come datteri, albicocche, mirtilli. Oppure realizzare delle frittelle senza uvetta, ma ripiene di crema pasticcera o di cioccolato (chiamate Bugie). Queste sono ottime se abbinate ad un Recioto della Valpolicella o Passito Veneto di Garganega.

Ricetta castagnole
Le Castagnole, chiamate anche Favette, sono un dolce tipico del Carnevale Italiano. Sono delle frittelle della grandezza di una castagna, da qui il nome Castagnole, prima fritte in olio bollente e poi tuffate nello zucchero.
Ecco come prepararle: in una ciotola amalgamare 200 gr di farina 00, 1 uovo grande, 40 gr di burro morbido, 50 gr di zucchero semolato, la buccia grattugiata di 1 limone non trattato, i semi di 1 bacca di vaniglia o in alternativa 1/2 bustina di vanillina, 1 cucchiaio di liquore all’Anice, un pizzico di sale, 6 gr di lievito in polvere per dolci.
Una volta ottenuto un impasto malleabile, avvolgerlo in una pellicola per alimenti e lasciarlo riposare a temperatura ambiente per circa mezz’ora.
Successivamente staccare dall’impasto tanti pezzetti di pasta del peso circa di 10 gr e strofinarli tra i palmi delle mani fino ad ottenere delle palline lisce. Passare quindi alla frittura in olio bollente. Quando le Castagnole sono ben dorate, asciugarle su carta assorbente e successivamente passarle nello zucchero. Queste sono ottime se abbinate ad un Recioto della Valpolicella.
Migliaccio di Carnevale Napoletano
Il migliaccio è una torta tipica del Carnevale napoletano realizzata con semolino e ricotta. La ricetta tradizionale è legata alla tradizione contadina: il nome deriva dal “miglio”, il cereale da cui si otteneva la farina, che nel tempo è stato sostituito dal grano. Il miglio era utilizzato nella cucina contadina povera partenopea, mentre oggi, per la preparazione di questo dolce, viene usata la semola di grano duro, ovvero il semolino. Gli ingredienti utilizzati per il migliaccio sono gli stessi che si trovano nel ripieno della sfogliatella napoletana, per questo motivo il dolce, in alcune zone della Campania, è conosciuto anche come “sfogliata”. La tradizione contadina medievale prevedeva anche l’aggiunta del sangue di maiale, così come per la preparazione del sanguinaccio, usanza che si è persa nel tempo. Il migliaccio viene preparato tradizionalmente per Carnevale, il martedì grasso, e in occasione della Pasqua.

Per preparare il migliaccio dolce, in un pentolino mettete a scaldare 500 ml di latte e 500 ml di acqua assieme alla scorza di un limone e di un’arancia, senza arrivare al punto di ebollizione. Aggiungete poi 40 gr di burro e mescolate, dopodiché rimuovete le scorze degli agrumi. Versate 200 gr di semolino e mescolate con una frusta a mano fino a far addensare il composto. Versate il tutto in una pirofila e lasciate raffreddare. In una ciotola rompete 4 uova e aggiungete 250 gr di zucchero, montate con la frusta fino a creare un composto gonfio e spumoso. Sempre continuando a mescolare, mettere anche 300 gr di ricotta e una bustina di vanillina. Una volta ottenuto un impasto liscio, aggiungete il semolino ed amalgamate. Versate il composto in una teglia di 26 cm unta e ricoperta con carta forno, livellate e infornate in forno statico a 200° per 1 ora. Sfornate il migliaccio quando la superficie sarà ben colorita e lasciatelo freddare almeno un paio d’ore prima di tagliarlo. Decorate con zucchero a velo.
Nella foto Tommaso sta degustando Essenza il vino senza alcol con le frittelle di Carnevale!